Camogli

Recco e Camogli. Cosa vedere sul golfo Paradiso.

Ci sono weekend che meritano di essere bagnati dalle coste di qualche golfo e questa volta pare sia toccato andare in Paradiso, in avanscoperta tra Recco e Camogli, passando per la suggestiva San Fruttuoso.

Bene, da dove iniziamo? Destinazione (golfo) Paradiso 😛

Recco

Ed eccoci arrivati anche a Recco, la cittadina ligure famosissima per la sua gustosa focaccia!

Per favore però! Oltre alla focaccia c’è di più…

Focaccia di Recco

Certo, sarebbe da ipocriti pensare che la possibilità di assaggiare la focaccia al formaggio, detta per l’appunto focaccia di Recco, non abbia già attivato le ghiandole salivari, ma non fossilizziamoci sul carboidrato. Davvero!

Cose belle da vedere ce n’è. Partiamo già solo dal presupposto che Recco si trova sul mare e guadagna subito così mille punti 😀

Recco si è rivelata un ottimo punto di partenza per visitare qualche altra località nelle sue vicinanze, come abbiamo deciso di fare noi; ovviamente conviene avere un weekend a disposizione, un paio di giorni insomma, per guardarsi attorno con tutta la calma.

Ma partiamo proprio da Recco…

Cosa vedere a Recco

C’è da fare un’importante premessa, utile a comprendere come mai il borgo ligure non può somigliare più di tanto ai borghi limitrofi.

Durante la seconda guerra mondiale il ponte ferroviario di Recco faceva gola ai bombardamenti aerei, che danneggiarono infatti praticamente il 90% della cittadina, creando un grave danno storico all’ambiente, che non può più godere della Recco di un tempo.

Nonostante il suo stile completamente diverso rispetto ai tipici borghi della Liguria, Recco non si è data per vinta ed è oggi meta molto ambita per chi cerca relax e non solo.

Per quanto riguarda le spiagge ad esempio, il lungomare di Recco non è grande, ma molto carino e accogliente; la sabbia è per lo più composta da ciottoli e il mare è particolarmente limpido. Non c’è inoltre il rischio di finire immediatamente in fondali profondi. Strizza quindi l’occhio anche alle famiglie.

Sembrerebbe esserci una bella atmosfera a tutte le ore, che ci si voglia ritrovare con gli amici, che si voglia fare una passeggiata, magari proseguendo sotto i portici guardando una vetrina di tanto in tanto, o che si voglia solamente contemplare il mare.

Ed è proprio dal mare che ci si può imbarcare per raggiungere altri lidi, come si suol dire.

Dove dormire a Recco

Dove abbiamo deciso di dormire però?!

Abbiamo optato per Casa Balin e non ce ne siamo pentiti. Ma proprio per niente! L’idea di una villa in mezzo al verde, a predominare su Recco, regalando relax, suoni della natura e un bel panorama con vista mare stuzzicherebbe chiunque. Ha intercettato anche noi. Casa Balin - Recco

Purtroppo il tempo a disposizione è stato proprio poco; una notte sola non basta per godere della piscina a disposizione sul tetto di Recco. Per fortuna però la colazione baciati dal sole, sul terrazzo della villa, non risparmia nessuno 🙂 La simpatica famiglia Balin delizia i palati dei suoi ospiti fin dalle prime ore del mattino, proponendo formaggi freschi locali e marmellate a metro zero, perché preparate direttamente in casa Balin.

Occhio alle tovagliette… Originalissime! Personalmente quando faccio colazione, il mio sguardo contempla spesso il nulla e diventa un pasto più lungo del previsto (quando tempo ce n’è). E’ stato piacevole sorseggiare un cappuccino leggendo le recensioni del posto riportate proprio sulle tovagliette 🙂 Bella idea!

Fermatevi poi a fare due chiacchiere con questa accogliente famiglia e sapranno consigliarvi cosa vedere a Recco e non solo e dove mangiare a pochi passi da loro, nonché come muoversi al meglio e dove riuscire a parcheggiare.

Noi, pur arrivati in tarda serata, siamo riusciti a trovare un tavolo in uno storico posto di Recco, grazie al consiglio dei Balin! Mai perdersi i consigli dei local!

Se volete curiosare tra le camere dei Balin cliccate qui: Casa Balin 

Se invece volete saperne di più sui consigli mangerecci, non fermate qui la vostra lettura.

Dove mangiare a Recco

Al volo, in corner, quando tutto sembrava ormai perduto, ecco che la cena è salva.

Si va da O Vittorio, ristorante raffinato di cucina sostenibile, come Google lo definisce e, anche se a quell’ora solitamente i commensali si apprestano a lasciare il proprio tavolo, uno spazio per noi per fortuna ancora c’è stato.O Vittorio ristorante - Recco

O Vittorio è in realtà innanzitutto un hotel con una sua storicità da queste parti; si trova sulla via Roma, a 150 metri dal centro storico di Recco e mantiene l’eleganza che lo contraddistingueva già anni fa, senza risultare però ormai antico.

La nostra scelta dei piatti è ricaduta sui grandi classiconi del luogo: la tanto bramata focaccia al formaggio e le trofie al pesto; non chiamateli banali, che per quanto diffusi in tutto il mondo, testarli sul posto non è mai una cattiva idea. Entrambi i piatti sono stati raccontati in maniera piacevole dal cameriere, che ci ha servito buttando qua e là qualche curiosità ed intervenendo senza mai disturbare.

Eh sì, lo staff credo sia ciò che ha fatto la differenza; personalmente siamo stati fortunati ad essere serviti dal cameriere citato sopra, ma a giudicare dall’ambiente, la fortuna sembrerebbe essere stata nell’essersi soffermati proprio qui. Grazie per la dritta, Balin.

Camogli

E che bella che è Camogli! Questo borgo marinaro, come ce ne sono tanti in Liguria, ma allo stesso tempo unico, perché in grado di racchiudere la vera essenza del luogo, con le sue case colorate, i caruggi, le scalinate in pietra e il suo romantico porticciolo.

Pare che il nome “Camogli” derivi dalle parole “Casa delle mogli” legato ad un’antica e altrettanto romantica leggenda che narra che le mogli dei pescatori guardassero tristi i mariti salpare per mare, e al loro ritorno, questi potessero osservare la propria moglie dalla finestra.  Per questo motivo le case di Camogli sono tutte colorate in modo diverso… Per renderle facilmente riconoscibili anche da lontano! E ora ditemi che anche voi non ci eravate mica arrivati!

Come arrivare a Camogli

Il forte legame che ha Camogli con il mare lo si può sentire da subito addosso; se ne respira l’atmosfera attraverso l’odore e la salsedine che proviene dal litorale e che si riflette sulla cittadina.

Ed è proprio dal mare che ci siamo voluti avvicinare a questo borgo, con il battello proveniente da Recco. Camogli

Questa è quindi una possibilità molto invitante per il periodo estivo. Abbiamo chiesto informazioni direttamente sul posto, ma ci si potrebbe mantenere aggiornati visitando il sito della Pro Loco di Recco a questo indirizzo: prolocorecco.it

I biglietto ha dei prezzi assolutamente accessibili e non ha nulla da invidiare alle altre modalità per raggiungere Camogli.

Se invece siete amanti del treno come Sheldon Cooper, c’è e in pochissimi minuti collega i due comuni.

E infine last but not list, da non escludere la possibilità di raggiungere Camogli anche a piedi, con una tranquilla passeggiata di relax di soli 20 minuti circa (1,5 km), interamente su marciapiedi e praticamente sempre in piano.

La vista è incredibile e può bastare come motivazione, no?!

Cosa vedere a Camogli

Per quanto ormai Camogli abbia acquisito la sua meritatissima fama, si tratta pur sempre di un borgo a misura d’uomo, date le sue dimensioni ridotte; è perciò indiscutibile che sia tutto da visitare a piedi, per respirarne a pieno l’essenza!

Le 7 cose da vedere nel borgo di Camogli

Non cinque, non tre, ma sette. Et voilà!

E’ fortemente consigliato (da me) perdersi tra i caruggi, imbattersi in piazzette che sembrano giocare a nascondino, trovarsi davanti a scorci davvero particolari e fotografare le colorate facciate che hanno messo in pausa il tempo qui a Camogli!

Partendo dal vivace porticciolo, una volta salutati i pescatori, tra negozietti, ristorantini e bar, ci si può subito imbattere nella piazzetta da cui parte una sontuosa scalinata. Questa appartiene alla Basilica di Santa Maria Assunta ed è il simbolo dell’antica isola medievale di Camogli, fin dai tempi che furono.

E siamo a due cose da non perdere a Camogli.

Percorrendo la stessa grande scalinata si raggiunge in realtà anche l’antico Castel Dragone (e tre), costruito sulle rocce a picco sul mare quando da queste parti bazzicavano i saraceni, per difendersi quindi dalle loro invasioni.

Le sue vicissitudini sono state delle più svariate, sia in tempi di pirati, con rafforzamenti e rifacimenti della struttura del castello, sia in tempi più recenti. Fino a poco tempo fa infatti ha ospitato un acquario, definito per l’appunto l’acquario di Camogli. Oggi quando non viene impegnato in opere di ristrutturazione, viene dedicato ad eventi di tipo culturale.

Il porticciolo, come un po’ tutti i porti, ha quel non so che di misteriosamente romantico. Sarà per le reti dei pescatori appese piene di cuoricini?! Non solo, ma anche. Le barchette ormeggiate ad esempio… Altro fascino indiscusso. E cosa c’è di più suggestivo di una passeggiatina (un’altra, sì) mano nella mano fino al faro, lasciandosi così conquistare dal dolce suono delle onde che s’infrangono sugli scogli.

Il belvedere sul lungomare è sesto in questo elenco ed é una chicca da non perdere; non è scontato considerare di farci una passeggiatina, anzi! Ci ricolleghiamo al discorso di perdersi tra i caruggi, ma stavolta il nostro sguardo volge interamente sul mare. Lo scorcio che dà sulla basilica merita di essere immortalato in tutte le stagioni e riempie il cuore, come tutto ciò che ha a che fare con la salsedine.

Breve excursus nei dintorni, ma pur sempre a Camogli city, é la visita all’ Abbazia benedettina di San Fruttuoso.

Tutti a bordo del battello! Il giretto prevede un passaggio da Punta Chiappa, dettaglio da non trascurare dato che  è possibile fare il bagno buttandosi direttamente dagli scogli! Coraggio ne abbiamo?!  Arrivati alla splendida baia che la ospita ecco la meravigliosa Abbazia, che incastonata tra il mare e la terra del Parco Naturale che da Camogli si sviluppa fino a Portofino, si apre proprio davanti alla propria vista regalando un indimenticabile panorama.

Bene, tornando a Camogli, non vi è venuto un languorino?!

Dove mangiare a Camogli

Back to belvedere sul lungomare detto anche via Garibaldi, se lo stomaco brontola, il consiglio spassionato é quello di soffermarsi all’Ostaia da ö Sigù Osteria Camogli

Un locale carino, ben arredato e molto particolare, con uno staff al femminile molto appassionato per il proprio lavoro. Quando c’è bel tempo si apparecchia anche fuori e l’atmosfera é molto intima e carina seppure il posto sia molto di passaggio; conviene infatti prenotare!

Ciò che ci ha fatto soffermare è stata la lavagnetta che all’esterno indicava i piatti del giorno! Quel polipo non poteva passare inosservato! Idee chiare ancor prima di sfogliare il menù e aspettative rispettate al 100%.

E’ vero, per un pranzetto fugace non abbiamo assaggiato poi molto, ma ce lo siamo appuntato. E’ questa l’osteria dove torneremo per continuare a gustare i buoni piatti di pesce (e non solo) della cucina ligure.